Potete vederlo al Nuovo Cinema Aurora di Villafranca Tirrena dal 10 Gennaio
Spettacoli ore 17:30 - 20:00 – 22:30
RECENSIONE
A un anno di distanza da quel sorprendente “Immaturi” che registrò incassi sbalorditivi nella scorsa stagione cinematografica, Paolo Genovese torna dietro la macchina da presa con questo sequel che sposta l’ambientazione in un clima vacanziero, interpretato dagli stessi protagonisti della pellicola impegnati in un viaggio sull’isola di Paros, nell’arcipelago delle Cicladi. Un viaggio che ancora non erano riusciti a fare dopo l’esame di maturità! Sono però accompagnati, più o meno volentieri, da coniuge, fidanzata, genitori e figli. I protagonisti attraverseranno nuove avventure e nuove esperienze, mettendo in luce ognuno le proprie debolezze, e dimostrando che in fondo ancora non sono veramente “maturi”.
Da Giorgio e Lorenzo che in tutti i modi cercano di non cadere nella tentazione del tradimento dopo aver conosciuto due provocanti spagnole, a Virgilio che dopo essersi lasciato con la moglie comincia a instaurare un “finto” rapporto via sms cominciato per equivoco con una sconosciuta. Da Francesca che si scontra con la verità del concetto di amicizia che a quarantenni non ha più le sembianze di quello che si ha a diciotto, a Piero inguaribile Peter Pan. Il personaggio di Eleonora, che nel primo film era rimasto all’oscuro, in questo sequel ha un ruolo molto importante anche nel cammino di crescita di Virgilio.
"Dopo il successo del primo - dice il regista - la cosa più difficile era non deludere i due milioni di spettatori che hanno amato questo gruppo di amici. La scommessa era quella di fare un film che fosse anche indipendente dal primo e che rappresentasse una nuova fase della loro crescita. Sul vocabolario l'immaturo è chi non riesce a vivere un determinato momento della sua vita, quindi in fondo la crescita non finisce mai".
CURIOSITA'
Una dovuta citazione la merita anche Daniele Silvestri, autore della canzone "Il viaggio", di cui lo stesso cantautore racconta la genesi. "La troupe era già sul set e mancavano solo pochi giorni alla fine delle riprese, io avevo appena letto il copione e guardando le prime foto ho visto Luca seduto sulla sedia in mezzo alla piazzetta di Paros. Quella scena mi piaceva e mi ha costretto, piacevolmente, a scrivere in tempi brevissimi una canzone di cui sono molto fiero e che si è sposata perfettamente con l'essenza del film, quella del bambino che vuole essere creduto a ogni costo e che per questo decide di diventare adulto".
Alessandra La Gioia