giovedì 15 marzo 2012

iMode - FitFlop, la palestra nelle scarpe


Con FitFlop si può stare in forma, senza spendere tanti soldi o perder tempo in creme costose o pillole miracolose!

Se siete delle persone molto attive, camminate tanto e purtroppo non riuscite proprio a ritagliarvi dello spazio per andare in palestra (anche se vi siete già iscritte e sperate tanto di cominciare!) queste sono le scarpe giuste per voi!

Comode, colorate, eleganti e sportive al tempo stesso, FitFlop sono delle nuove scarpe inglesi che permettono di tenerti in forma solamente passeggiando con le amiche!

Idea geniale di Marcia Kilgore, una ex personal trainer e impegnatissima mamma lavoratrice che ha pensato ad una scarpa che rendesse più efficace la camminata ma che rimanesse comunque un'articolo alla moda.

Le FitFlop sono uniche per la loro tecnologia Microwobbleboard che permette ai muscoli delle gambe di lavorare più a lungo tramiche la suola a tripla densità che assorbe gli urti della camminata, migliora l'attività
muscolare di gambe e glutei e riduce lo stress a schiena e articolazioni!

Una scarpa che racchiude in se tante innovazioni molto utili per chi cammina sempre e vuole rimanere comunque alla moda! Con le FitFlop si può scegliere tra vari e coloratissimi modelli poichè con il passare del tempo le collezioni si sono ampliate sempre di più!

Fate un salto sul loro sito dove potrete trovare altre info molto interessanti sul marchio, i punti vendita e scegliere il vostro modello preferito di queste scarpe con palestra incorporata!

Alessandra La Gioia


mercoledì 14 marzo 2012

VESUVIUS - L'arte di Andy Warhol



Andy Warhol è il rappresentante più tipico della pop art americana. Egli è uno dei rappresentanti più tipici della cultura nord-americana, soprattutto per la sua voluta ignoranza di qualsiasi esperienza artistica maturata in Europa. Rifiutata per intero la storia dell’arte, con tutta la sua stratificazione di significati e concettualizzazioni, l’arte di Warhol si muove unicamente nelle coordinate delle immagini prodotte dalla cultura di massa americana.

La sua arte prende spunto dal cinema, dai fumetti, dalla pubblicità, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione delle immagini più note e simboliche. E l’opera intera di Warhol appare quasi un catalogo delle immagini-simbolo della cultura di massa americana: si va dal volto di Marilyn Monroe alle inconfondibili bottigliette di Coca Cola, dal simbolo del dollaro ai detersivi in scatola, e così via.In queste sue opere non vi è alcuna scelta estetica, ma neppure alcuna intenzione polemica nei confronti della società di massa: unicamente esse ci documentano quale è divenuto l’universo visivo in cui si muove quella che noi definiamo la «società dell’immagine» odierna. Ogni altra considerazione è solo consequenziale ed interpretativa, specie da parte della critica europea, che in queste operazioni vede una presa di coscienza nei confronti del kitsch che dilaga nella nostra società, anche se ciò, a detta dello stesso Warhol, sembra del tutto estraneo alle sue intenzioni. Il percorso artistico di Warhol si è mosso tutto nella cultura newyorkese, nel momento in cui New York divenne la capitale mondiale della cultura.

Gli inizi della sua pittura risalgono al 1960, dopo un periodo precedente in cui aveva svolto attività di disegnatore industriale. Nel 1963 raccoglie intorno a sé numerosi giovani artisti, costituendo una comune a cui diede il nome di «factory». Abbandona la pittura nel 1965 per dedicarsi esclusivamente alla produzione cinematografica. Il ritorno alla pittura avviene intorno al 1972, con una produzione incentrata soprattutto sui ritratti. Nel 1980 fonda una televisione dal nome «Andy Warhol’s TV».

Francesca Sigilli
(Storico d'arte)