Seppur sia dificile immaginare la Apple senza Steve Jobs, la notizia era attesa ormai da tempo. Inizia da ieri la nuova era di Apple senza il suo guru, senza l'uomo che dal suo ritorno in società (dopo una parentesi in cui si dedicò a creare la società di animazione cinematografica Pixar) ha inanellato successi su successi dall'ipod del 2001, all'iPhone del 2007, al recente iPad del 2010 che hanno portato la apple a diventare la società informatica numero uno al mondo per capitalizzazione di borsa.
Il successo della apple costruito da Steve Jobs si è basato sulla fidelizzazione dei clienti, sul creare un brand che diventa persino più importante del prodotto. Le critiche mosse alla apple si sono sempre basate sul fatto che ipod, iphone, ipad siano "solo" redesigne di cose gia esistenti. "Non ha inventato niente di nuovo" è il ritornello che si sentiva dire Steve Jobs ad ogni lancio di prodotti. Eppure il modo di ridisegnare questi prodotti, il modo di lanciarli sul mercato, il fatto che dietro quel prodotto ci sia la mela di Cupertino hanno sempre reso quei prodotti appetibili sul mercato più di ogni altro prodotto del suo genere.
Adesso toccherà a Tim Cook la responsabilità di portare avanti questo progetto, di tenere alto il prestigio della Apple che in termini di vendite vale molto più di una fotocamera alta qualità o uno schermo ultra-sensibile. Nel frattempo in borsa dopo l'annuncio dell'addio di Steve la apple perde il 4,4%, come a sottolineare che senza il suo leader la Apple già vale di meno. Gia in passato la sua malattia e il timore sempre più fondato di un addio avevano fatto tremare le vene ai polsi ad investitori e fan; perchè in apple l'immagine conta. Conta nei suoi prodotti, conta nello stile delle presentazioni ufficiali, conta a maggior ragione nella persona che più la rappresenta.
Nel frattempo google si è accreditato come principale avversario a contrastare il dominio di apple sul mercato degli smartphone grazie alla recente acquisizione di motorola con cui punta ad allargare l'uso di Android e sfruttarne la popolarità per insidiare le vendite dell'iPhone. Riuscirà una apple orfana di Steve Jobs a resistere all'avanzata di bigG?
Giovanni Salvo
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