domenica 16 ottobre 2011

Chingula e altre storie - Il macinino magico

Ecco l'ultima fiaba tratta da "Chingula e altre storie" scelta per voi dalla nostra Cristina Bruno che dalla prossima settimana sceglierà ogni settimana una delle immortali fiabe di Esopo.

Da qualche parte, in uno dei tanti villaggi, c’era una volta un povero falegname che viveva con la moglie e sette figlie. Nonostante lavorassero parecchio, il falegname era molto povero.

Un giorno, mentre tagliava un albero nella foresta, gli si avvicinò un uomo nero che gli domandò minaccioso: “Perché mai uccidi un albero ogni giorno?”.
“Signore, ho una moglie e sette figlie da sfamare. Abbattere quest’albero e venderne il legno è l’unico modo che ho per procurarmi un po’ di soldi e non morire di fame”.

L’uomo nero si è impietosito e disse: “Ti darò questo macinino da caffè che è in grado di creare tutto il cibo che desideri, ma promettimi di non venire più qui”.
Il falegname, commosso per l’emozione, baciò l’uomo nero, lo benedisse e lo ringraziò più volte. Prese il macinino e si diresse verso casa. A metà strada si fermò per riposare e, affamato, decise di provare il macinino: “ Macinino, macinino, dammi del riso, della carne e del pane”. Chiuse gli occhi e quando li riaprì vide che davanti a lui c’era tutto il cibo che aveva chiesto. Esultante, mangiò e riprese il cammino verso casa.
Una volta arrivato, raccontò eccitato l’accaduto alla famiglia, l’apparizione dell’uomo nero e il suo regalo meraviglioso.

La famiglia ringraziò Iddio per la sua infinita misericordia. Chiesero subito un pasto sostanzioso e per diversi giorni mangiarono a sazietà, senza alcun problema.
Tra i loro vicini vi era però una vecchietta che di tanto in tanto faceva loro visita. Arrivò un giorno e chiese a una delle figlie: “Come procedono le cose?”. “Molto bene! Nostro padre non lavora più e abbiamo un macinino meraviglioso che ci dà tutto ciò che desideriamo”. La vecchietta decise che quel macinino doveva essere suo.

Qualche giorno dopo tornò a far visita alla famiglia e chiese in prestito il macinino: “Ve lo renderò tra due ore”, promise. Preso il macinino decise di sostituirlo con un altro identico. E così fece.
Il padre, tornato a casa la sera, prese il macinino per sfamarsi come al solito, ma la magia non funzionò. Le figlie raccontarono l’accaduto, così fu subito chiaro il trucco della vecchia.

Ormai non si poteva più fare niente, non essendoci alcuna prova della sostituzione del macinino. Quella sera mangiarono gli avanzi del giorno precedente e il giorno dopo il padre si recò nuovamente nella foresta ad abbattere gli alberi.
Dopo che ebbe tagliato il primo albero apparve nuovamente l’uomo nero: “ Come mai sei ancora qui? Non ti ho forse dato il macinino perché tu non venissi più? Perché dunque stai ancora tagliando gli alberi? ”. “ Signore, le mie stupide figlie hanno prestato il macinino a una vecchietta e non siamo più riusciti a riaverlo. Ecco perché devo ricominciare a lavorare “.

L’uomo nero ci pensò un attimo e disse: “ Ti darò una seconda opportunità. Tieni questo vassoio che ti darà tutti i soldi che vorrai, però non tornare più qui ”.
Il cuore del falegname si riempì nuovamente di gioia. Lungo la strada si rivolse al vassoio, come per metterlo alla prova: “ Vassoio, dammi molti soldi! ” e subito caddero monete d’oro e d’argento.
Nuovamente raccontò alla moglie e alle figlie ciò che era successo, ammonendole di non darlo in prestito a nessuno.

Dopo un’altra settimana di gioia e abbondanza la vecchia tornò a far loro visita e, con molte chiacchiere e sorrisi, riuscì a portarsi via il vassoio magico.
Quando l’indomani il falegname tornò ad abbattere gli alberi della foresta, ecco che comparve nuovamente l’uomo nero e il falegname gli raccontò l’accaduto.
“ Ti ho dato due opportunità e non sei riuscito ad approfittarne. Ecco la tua ultimissima possibilità : ti darò questo bastone, se si troverà accanto ad una persona senza vestiti, la prenderà a botte finché tu non dirai basta. Innanzitutto tu stesso, tua moglie e le tue figlie dovrete lasciarvi picchiare, per la vostra ingenuità, poi raccontate alla vecchietta che il bastone è magico ed esaudisce ogni desiderio durante il sonno “.

Il falegname, tornato a casa, si spogliò e ordinò alla moglie e alle figlie di fare altrettanto, lasciandosi picchiare dal bastone finché non fu il momento di dire basta.

Il giorno dopo arrivò la vecchietta chiedendo: “ Come procedono le cose? “.
Le raccontarono che il bastone esaudiva ogni desiderio se tenuto accanto al letto durante la notte e si offrirono di prestarglielo per una prova.
Dopo alcuni giorni la vecchietta non era ancora ritornata, così la famiglia al completo andò a farle visita, ma la trovarono morta accanto al letto. Una volta toltasi i vestiti per andare a letto non era più riuscita a trattenere il bastone, venendo picchiata fino alla morte.

Il falegname e le sue donne presero il macinino e il vassoio e tornarono a casa dove vissero sempre felici e contenti.


Fiaba tratta dal libro “Chingula e altre storie”
Edizioni dell’Arco – www.edizionidellarco.com

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