mercoledì 26 ottobre 2011

Impara l'arte - I colori a olio (parte 3)

Precedenti:
I colori a olio (Parte 1)
I colori a olio (Parte 2)


Pennelli e Spatole
Strumenti indispensabili per la pittura ad olio e se i pennelli fanno da padrone anche la spatola funge da complemento per riempire “campiture”, ossia spazi di colore di solito monocromatico e per dare rilievo e spessore al colore stesso perché sono pieni di materia.

La tecnica del pennello invece è quello che, secondo me, rilevano maggiormente i sentimenti e le sensazioni del pittore.
I pennelli si dividono nella forma in rotondi e piatti e a ventaglio; i primi sono destinati al dipinto di spessore e non a velatura mentre i secondi sono più per dipingere sfondi o spazi di colore omogenei più o meno vasti. I pennelli a ventaglio sono adatti alla velatura utilizzati spesso sul dipinto già secco per rendere più morbidi alcuni toni di colore.

Il pennello, dopo l’uso è bene adoperarsi per una accurata pulizia per una migliore resa nel tempo e per mantenerlo morbido. Quindi và sgrassato con acqua calda e sapone neutro (io uso il marsiglia) oppure con trementina o petrolio. Asciugato bene con uno straccio e imbevuto in olio d’oliva. In tal modo è pronto per essere utilizzato per il prossimo lavoro.

Cavalletto, cassetta del pittore e tavolozza
Il cavalletto è’ un simbolo della pittura a olio ed è necessario iniziare ad imparare ad utilizzarlo e cimentarsi a disegnare e dipingere con la mano ed il braccio sospesi; è la giusta posizione per non perdere di vista l’insieme del dipinto.

La cassetta dei colori è un utile oggetto per custodire i colori, oli, pennelli, essiccativi e tavolozza, in modo da avere tutto a portata di mano anche nel momento in cui vorremmo dipingere “all’aria aperta”.

La tavolozza, al di là della forma che può essere rettangolare o ovoidale, di solito è quella classica in legno. All’inizio và spruzzata con olio di lino affinchè i colori non penetrino nel legno e dopo l’uso và pulita con un raschietto per sollevare il colore e fregando il piano con uno straccio imbevuto di essenza (acqua ragia).

Cristina Bruno

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