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sabato 25 febbraio 2012
Le avventure di Pino e Pina - Vacanze a Cortina
Una nuova vicenda degli esilaranti Pino e Pina.
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venerdì 24 febbraio 2012
Movie Channel - Viaggio all'isola misteriosa, trailer
Potete vederlo al Nuovo Cinema Aurora di Villafranca dal 10 Febbraio
Spettacoli ore 17:30 - 20:00 – 22:30
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mercoledì 22 febbraio 2012
VESUVIUS - Jackson Pollock e l'action painting
Jackson Pollock è il più emblematico dell’Action Painting, la corrente che rappresenta il contributo americano all’informale. La sua breve vita è segnata da eventi drammatici che ripropongono il prototipo dell’artista maledetto, tipico del panorama artistico europeo di fine Ottocento, e che nella cultura americana era stato incarnato maggiormente da divi cinematografici. Svolge un apprendistato artistico irregolare frequentando varie accademie e scuole d’arte applicata. All’età di 25 anni, per gravi problemi di alcolismo, si sottopone a diverse sedute psicanalitiche. Viene così a conoscenza del mondo della psicologia, scoprendo le dimensioni dell’inconscio e dell’irrazionalità, che determineranno la svolta decisiva verso l’arte informale.
Non dipinge tradizionalmente con il cavalletto , ma per terra o al muro in maniera dinamica , mediante la tecnica del Dripping (tecnica del «dripping» consistente nel far gocciolare il colore su una tela posta in orizzontale o Action Painting pittura d’azione) legata al puro gesto che porta il segno verso un linguaggio astratto e non figurativo . Le opere così realizzate si presentano come un caotico intreccio di linee e macchie colorate, con una totale assenza di organizzazione razionale.
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| Jackson Pollock mentre realizza un action painting |
“Non dipingo sul cavalletto. Preferisco fissare le tele sul muro o sul pavimento. Ho bisogno dell'opposizione che mi dà una superficie dura. Sul pavimento mi trovo più a mio agio. Mi sento più vicino al dipinto, quasi come fossi parte di lui, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorarci da tutti e quattro i lati ed essere letteralmente "dentro" al dipinto. Questo modo di procedere è simile a quello dei "Sand painters" Indiani dell'ovest ”
“Continuo ad allontanarmi dai tradizionali strumenti del pittore come cavalletto, tavolozza, pennelli ecc. Preferisco bastoncini, cazzuole, coltelli e lasciar colare il colore oppure un impasto fatto anche con sabbia, frammenti di vetro o altri materiali.”
“Quando sono "dentro" i miei quadri, non sono pienamente consapevole di quello che sto facendo. Solo dopo un momento di "presa di coscienza" mi rendo conto di quello che ho realizzato. Non ho paura di fare cambiamenti, di rovinare l'immagine e così via, perché il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire. È solo quando mi capita di perdere il contatto con il dipinto che il risultato è confuso e scadente. Altrimenti c'è una pura armonia, un semplice scambio di dare ed avere e il quadro riesce bene.”
Francesca Sigilli
(Storico d'Arte)
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Arte e Letteratura
lunedì 20 febbraio 2012
La vignetta del Lunedi - Sanremo, è una questione di peli
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sabato 18 febbraio 2012
Le avventure di Pino e Pina - La farfallina di Belen
Una nuova vicenda degli esilaranti Pino e Pina.
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giovedì 16 febbraio 2012
iMode - Lo struccante alla camomilla fatto in casa della MakeUp Artist CLIO
La make up artist CLIO, dopo il successo su YouTube, sbarca su Real Time per presentare un inedito e colorato appuntamento quotidiano. In ogni episodio, sono protagoniste due ragazze: alla prima CLIO insegna come correggere alcuni piccoli inestetismi della pelle e come nascondere piccoli difetti del volto; alla seconda mostra il make up perfetto per un’occasione speciale. Il tutto intervallato da alcuni consigli che CLIO da su creme fai da te e struccanti naturali. Il programma va in onda tutti i giorni su Real Time alle 14.30.
Clio è una ragazza italiana di 29 anni originaria di Belluno. Dopo la scuola superiore si trasferisce a Milano per frequentare lo IED dove conosce Claudio, il suo compagno. Dopo gli studi decidono di dare una svolta alla loro vita e di trasferirsi negli States. Qui decide di dedicarsi al make-up: tra i mille corsi sul tema ne sceglie uno che la incuriosisce moltissimo, il M.U.D., che sta per Make Up Designory.
Per esercitarsi Clio apre un canale su YouTube, il ClioMakeUp, dove provando su sé stessa le tecniche imparate, ha modo di perfezionarsi e di trasferirle ad altri. Il canale ha un successo inaspettato di visite, grazie al passaparola. La sua iniziativa è talmente apprezzata che le viene poi proposto di pubblicare un libro, grazie a cui partono altre interessanti collaborazioni come quella con Pupa, Vogue e dal 6 febbraio approda anche su Real Time.
Ecco qui di seguito un ottimo tutorial per creare uno:
Struccante naturale alla camomilla!
- una boccettina di plastica o vetro da 10ml,
- una bustina di camomilla,
- 1dl di olio extravergine di oliva e, per finire,
- 1 goccia di olio essenziale alla rosa.
Mettete a bollire una tazza di acqua calda ed immergetevi la bustina di camomilla per circa 5 minuti. Una volta raffreddata versatene 2dl nel contenitore aggiungendo poi 1dl di olio extravergine ed 1goccia di olio di rose.
Chiudete accuratamente il contenitore ed agitatelo fortemente in modo che tutti gli elementi si mischino totalmente così da ottenere un composto omogeneo. Basterà applicare qualche goccia di questo struccante naturale su un dischetto di cotone e procedere nel rimuovere il make up.Si tratta di un prodotto efficacissimo, delicato sulla pelle, capace di pulire il vostro viso da ogni tipo di impurità.
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mercoledì 15 febbraio 2012
VESUVIUS - La Monnalisa coi baffi, uno sberleffo al conformismo
Monna Lisa coi Baffi conosciuta anche “L.H.O.O.Q.”, Si tratta di una riproduzione di un capolavoro universalmente riconosciuto, la “Gioconda ” di Leonardo. Con un intervento minimo, Duchamp “rettifica” quest’opera facendo spuntare alla “Monna Lisa ” barba e baffi, analogamente a quanto ciascuno di noi ha fatto almeno una volta, da ragazzo, scarabocchiando qualche libro scolastico.
Con questo gesto l’autore non vuole sfregiare un capolavoro, ma semplicemente contestare la venerazione che gli è tributata passivamente dall’opinione comune. In questo caso la provocazione è doppia, in quanto dissacra uno dei miti artistici più consolidati, quello della “Monna Lisa ”, appunto; inoltre, le lettere maiuscole che costituiscono il titolo “L.H.O.O.Q. ”, poi, se sillabate secondo la pronuncia francese, danno origine a una frase volgare (“Elle à chaud au cul”, cioè “Lei ha caldo al sedere”) e gratuita, cioè assolutamente estranea al contesto.
Riguardo a quest’opera sono stati trovati significati più sottili, che sono stati spiegati valendosi di discipline come l’ermetismo e l’alchimia, argomenti di cui pare Duchamp si interessasse molto. La “Gioconda con i baffi” nascerebbe da una segreta e divertita allusione “ermetica” all’androginia dell’effigiata. L’androgino, come unione del maschile e del femminile (e quindi dei contrari) è, infatti, una figura simbolica ricorrente nei trattati alchemici e disegnare barba e baffi sul volto della “Gioconda ” è in fondo mascolinizzare una figura femminile.
Per quanto riguarda le cinque lettere “L.H.O.O.Q. ”, si ipotizza che Duchamp possa aver preso spunto per questa buffa associazione da una miniatura di Jean Perrel, proveniente da un manoscritto alchemico del ‘500. In questo modo Duchamp non vuole negare l’arte di Leonardo ma, a modo suo, onorarla. Egli mette, infatti, in ridicolo gli estimatori superficiali e ignoranti, attaccati alle apparenze e alle convenzioni. Poiché tutti dicono, da sempre, che la “Monna Lisa ” è straordinariamente bella lo diciamo anche noi, per conformarci acriticamente al volere e al gusto (o al cattivo gusto) dei più.
Francesca Sigilli
(Storico d'Arte)
(Storico d'Arte)
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martedì 14 febbraio 2012
lunedì 13 febbraio 2012
La vignetta del Lunedi - Italia in bianco
Con il passaggio di Dario Levi alla rubrica "Le avventure di Pina e Pino" questa settimana vi proponiamo una vignetta di Pietro Vanessi, in arte PV.
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| www.unavignettadipv.it |
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sabato 11 febbraio 2012
Le avventure di Pina e Pino - Il regalo per S.Valentino
Innauguriamo la nuova rubrica di Dario Levi di cui vi abbiamo gia dato qualche assaggio nelle scorse settimane.
Da oggi ogni sabato potrete seguire le avventure di Pina e Pino, lui un ragazzo molto ingenuo, sbadato e goffo, lei la sua fidanzata estremamente rigida, rigorosa e razionale, un mix esplosivo!
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venerdì 10 febbraio 2012
Movie Channel - Come è bello far l'amore, trailer.
Potete vederlo al Nuovo Cinema Aurora di Villafranca dal 10 Febbraio
Spettacoli ore 17:30 - 20:00 – 22:30
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giovedì 9 febbraio 2012
iMode - Come vestirsi per S.Valentino
San Valentino comincia ad avvicinarsi ed oltre a decidere il così ricercato regalo le ragazze cercano di decidere cosa indossare per questa romantica serata. Scegliere gli abiti giusti è già di per se importante, ogni occasione prevede una sua mise e San Valentino è il momento giusto per sorprendere, stupire, ammaliare. L'indumento sicuramente più scelto per questa magica serata è l'abito.
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| Vestitino corto asimmetrico |
Il modello più consigliato è quello asimmetrico, così di moda e versatile. Mettete da parte i jeans e via con la totale femminilità rappresentata dalla gonna con un abbinamento gonna-top o maglia o da un vestito corto!
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| Vestitino b&w e decoltè |
Black and white, se andate in un ristorante di lusso. Oppure abbinamento gonna dalle linee geometriche e sopra un maglioncino un po’ scollato da portare con un gioiello. Il tutto da abbinare con delle altissime decolté.
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| Abbinamento Shorts e Stivali |
Se invece il vostro Lui vi porterà in locali più alla moda, magari per un aperitivo o un dopo cena, allora ci vorrà qualcosa di più casual ma sempre alla moda. Largo spazio allora ai vestitini super colorati o shorts da abbinare con stivale sempre con tacco.
Lasciatevi trasportare dai vostri sentimenti magari indossando quel vestito che al vostro Lui piace tanto o un abito che ricorda uno dei tanti momenti passati insieme!
L’accessorio più importante sarete voi, il vostro sorriso ed il vostro amore!
Buon San Valentino!
Alessandra La Gioia
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mercoledì 8 febbraio 2012
VESUVIUS - Alla scoperta dell'arte contemporanea
Siamo lieti di presentarvi una prestigiosa novità: VESUVIUS è la nuova rubrica sull'arte contemporanea realizzata per iDifferent.it dallo storico d'arte Francesca Sigilli che ci accompagnerà nelle prossime settimane in un viaggio alla scoperta dell'arte ai giorni nostri. Continuate a seguirci!
Si sente spesso parlare di arte contemporanea, ma cosa si indente veramente quando si parla di Arte Contemporanea? Il suo termine si riferisce generalmente all'arte creata nel presente. L'uso dell'aggettivo generico "contemporanea" per definire l'arte dei nostri giorni è dovuto anche alla mancanza di una scuola artistica dominante o distinta riconosciuta da artisti, storici dell'arte e critici.
L'espressione tende ad includere tutta l'arte creata dalla fine degli anni sessanta del XX secolo, caratterizzata da opere prodotte con tecniche e linguaggi interdipendenti: videoarte, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, disegno, musica, happening, fluxus, performance, installazioni. L’artista usa dunque tecniche elementari e non accademiche, come il bambino, e dall’infanzia recupera il gusto di una diversa collocazione delle cose. Marcel Duchamp con il suo Ready-Made dimostra come l’oggetto quotidiano, non creato dalle mani dell’artista, può diventare un oggetto misterioso e nuovo, se guardato con occhi inediti che ne scoprono una diversa dimensione.
Insomma l’artista del nostro secolo si accorge di poter applicare all’arte metodi derivati dalla psicoanalisi , dalla relatività di Einstein , il caso diventa un valore non da punire ed esaminare ma da esaltare. Come il bambino gioca con ciò che trova, cosi l’artista adopera il mondo per quello che è.
Il suo primo ready-made si tratta di una ruota di bicicletta imperniata su di uno sgabello tramite le forcelle del telaio risale al 1913 intitolato, per l'appunto, "Bicycle Wheel”. “Fontana” l’orinatoio rovesciato rimane a tutt'oggi il più brillante esempio di arte del '900 assieme alla sua Monna Lisa coi baffi.
Francesca Sigilli
(Storico d'Arte)
L'espressione tende ad includere tutta l'arte creata dalla fine degli anni sessanta del XX secolo, caratterizzata da opere prodotte con tecniche e linguaggi interdipendenti: videoarte, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, disegno, musica, happening, fluxus, performance, installazioni. L’artista usa dunque tecniche elementari e non accademiche, come il bambino, e dall’infanzia recupera il gusto di una diversa collocazione delle cose. Marcel Duchamp con il suo Ready-Made dimostra come l’oggetto quotidiano, non creato dalle mani dell’artista, può diventare un oggetto misterioso e nuovo, se guardato con occhi inediti che ne scoprono una diversa dimensione.
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| "Fontana", l'orinatoio (1917) Marcel Duchamp un esempio di ready-made |
Il suo primo ready-made si tratta di una ruota di bicicletta imperniata su di uno sgabello tramite le forcelle del telaio risale al 1913 intitolato, per l'appunto, "Bicycle Wheel”. “Fontana” l’orinatoio rovesciato rimane a tutt'oggi il più brillante esempio di arte del '900 assieme alla sua Monna Lisa coi baffi.
Francesca Sigilli
(Storico d'Arte)
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martedì 7 febbraio 2012
TGiuro... che è vero - Lusi, Sgarbi, Silvia Toffanin e molto altro
Le notizie della settimana...
In modo differente.
POLITICA
Il senatore Lusi rubò 13 milioni alla Margherita. E' la prima volta che un partito fa la parte del derubato.CRONACA
20cm di neve paralizzano Roma, Alemanno se la prende con la protezione civile: "Avevate detto 19cm e mezzo!"MAFIA
Chiesto lo scioglimento per mafia del comune di cui è sindaco Sgarbi: "Non mi ero accorto di certe cose". Ci avrei scommesso che si fossero infiltrati a sua insaputa.ECONOMIA
La Kodak dichiara bancarotta. Gli inquirenti non hanno una fotografia chiara della situazione.CURIOSITA'
60 anni di studi dicono che il punto G non esiste. "Amore non cercare scuse, l'orgasmo esiste però".GOSSIP
Tra Silvia Toffanin e Piersilvio Berlusconi c'è aria di crisi. Il padre pare gli abbia consigliato di chiedere la fiducia.
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Satira
lunedì 6 febbraio 2012
La vignetta del Lunedi di Dario Levi
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sabato 4 febbraio 2012
Il super tramezzino - Dalla padella alla brace
INGREDIENTI:
- Pancarrè senza bordi
- Sottiletta
- Provolina
- Burro
- Origano
- Olio
PREPARAZIONE
Una ricetta molto semplice da preparare, basta prendere uno dei rettangoli di pancarrè senza bordo e tagliarlo in due parti uguali della forma che preferite.
Spalmate il burro sull'esterno dei due strati e all'interno mettete la sottiletta e la provolina
venerdì 3 febbraio 2012
La Talpa, curiosità, recensione e trailer - Movie Channel
Potete vederlo al Nuovo Cinema Aurora di Villafranca dal 3 Febbraio
Spettacoli ore 17:30 - 20:00 – 22:30
RECENSIONE
Ambientato negli anni 70, La Talpa racconta la storia di George Smiley, un ex agente del MI6 ormai in pensione, alle prese con la nuova vita fuori dai servizi segreti. Quando un agente caduto in disgrazia gli rivela la presenza di una talpa filosovietica che agisce da anni nel ristretto numero degli agenti del Circus, Smiley è costretto a rientrare nel torbido mondo dello spionaggio. Smiley restringe la ricerca a quattro possibili sospetti: quattro uomini soprannominati lo Stagnaio, il Sarto, il Soldato e il Povero.
Il film La talpa è un remake di "Tinker, Tailor, Soldier, Spy", miniserie televisiva andata in onda in sette puntata nel 1979. Entrambi i film ovviamente sono tratti dal romanzo di John Le Carrè "La Talpa".
Un cast assolutamente stellare, per questo film di Tomas Alfredson, tra cui spiccano Gary Oldman, Colin Firth e John Hurt, ma anche i lanciatissimi Tom Hardy e Benedict Cumberbatch.
La trama de La talpa, complessa e intricata, si snoda lungo una continua alternanza tra presente e passato con ritmo lento e dilatato. Incredibile come sempre il lavoro mimetico di un grigio Gary Oldman che si annulla in un personaggio taciturno, riflessivo e sofferente.
CURIOSITA’!
Per preparare il ruolo di George Smiley nel film La talpa, Gary Oldman ha dovuto mangiare molti dolci a base di melassa, pan di spagna e crema, in modo da ingrassare e sviluppare la tipica "pancetta" dell'uomo di mezza età. Oldman, inoltre, ha guardato con attenzione la performance di Alec Guinness nell'originale miniserie "Tinker, Tailor, Soldier, Spy" e ha anche fatto visita all'autore del romanzo originale, John le Carré: "Il modo in cui si toccava la camicia, in cui parlava, e via dicendo, ho preso tutto questo e l'ho usato", ha detto Oldman. "Spero
non gli dispiaccia, ma Smiley fa parte del suo DNA".
Per interpretare il ruolo di George Smiley nel film La talpa, Gary Oldman ha fatto una lunga ricerca di un paio di occhiali adatti, in un negozio di Pasadena chiamato Old Focals. "Per Smiley, gli occhiali sono iconici", ha detto Oldman. "Sono come l'Aston Martin o il Martini Vodka per James Bond". L'attore ha passato in rassegna centinaia di montature diverse prima di trovare quella giusta.
Alessandra La Gioia
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